Le tre Gemme

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dragosaurus
view post Posted on 18/3/2012, 19:47     +1   -1




Premessa: Sono 2 dannati mesi che sto immaginando questa Fan Fiction e visto che non riesco a fare dei decenti video in stop-motion ho deciso di realizzarla sotto forma di racconto, che in effetti mi piace di più. Questa voglio completarla, per l'altra ("Il Regno dei Mostri") ho dei problemini con la decisione della trama e finché non avrò finito questa non la continuerò.
Ho messo i nomi dei Kaijusotto forma di link ad una Wiki perché ne ho scelti di veramente sconosciuti. (non tutte le volte perché sennò morivo XD)



1) La Grande Amicizia
Tutto era tranquillo nel deserto del Gobi. Una leggera brezza alzava granelli di sabbia, giocherellandoci teneramente per poi posarli delicatamente sul terreno uniforme del deserto. Era così da molto tempo ed il lento passaggio dell'aria aveva spostato innumerevoli granelli di sabbia, per collocarli successivamente in un altro punto e lisciando perfettamente il suolo... Tranne in un punto. Lì un cactus sbarrava il passaggio all'aria, che scivolandogli sotto poteva rimuovere la sabbia ma non riponercela. In quei due lunghi e monotoni mesi il vento aveva scavato nel terreno ed esposto una dura superficie marrone. Velokron arrivò sul posto, scampato per un soffio alla morte in uno scontro con Ultraman Taro. Ruggì rabbioso, disturbando la lunga quiete che aveva avvolto il deserto del Gobi. Dietro il cactus qualcosa tremolò. in breve la pace del deserto del Gobi venne stroncata. Furioso Velokron emanò una fiammata e rase al suolo un accampamento in cui un gruppo di persone si era rifugiata alla vista del Mostro. Gustandosi quell'insignificante successo, Velokron pestò i piedi e iniziò a bruciare gli altri accampamenti in cui un consistente gruppo di ricercatori aveva cercato di trovare scampo alla morte. Velokron si fermò all'improvviso. Dense nubi preannunciatrici di tempesta avevano oscurato il cielo. In un punto preciso una grossa nuvola si era disposta a spirale. Il centro della spirale emanò un'accecante luce gialla e pochi secondi dopo un fulmine terribile squarciò il cielo e colpì il suolo. A contatto con il terreno la luce s'intensificò per pochi istanti, poi si dissolse lentamente. Quando il fulmine si fu dissolto, Velokron potè distinguere una gigantesca figura ancora avvolta di scariche elettriche e luce. In un attimo le scariche si ritirarono e la luce svanì completamente, permettendo a Velokron di riconoscere colui che gli stava davanti: Eleking. Il Mostro elettrico emanò un acuto strillo di sfida e fece volteggiare in aria la coda per poi dirigerla verso Velokron. Questi respinse l'attacco con un colpo di energia bianca per poi correre contro l'avversario tendendo gli artigli. Eleking si mise in posizione e al momento dell'impatto afferrò con le mani Velokron. Gli artigli del Mostro provocarono profondi squarci nella pelle del Mostro ma questi resistette e non mollò la presa. Emanò un'onda elettrica dalla "bocca" potenziata dalla vicinanza e l'attacco, con l'ausilio dell'onda d'urto da esso provocata, allontanò bruscamente Velokron che tentennò, stordito. Approfittando della temporanea immobilità dell'avversario, Eleking lo avvolse con la coda, si caricò e poi rilasciò una fortissima scarica elettrica. Velokron si risvegliò solo per ruggire di dolore. Dopo terribili ed eterni secondi per Velokron, questi trovò la forza di reagire. Aprì la bocca e sparò un missile biologico che beccò proprio in faccia il Mostro elettrico. La violenza del colpo fece perdere l'equilibrio ad Eleking, che rovinò pesantemente al suolo. Velokron si tolse di dosso la temibile coda dell'avversario ed emanò un getto di fuoco contro Eleking, inerme, e per assicurarsi che non potesse colpirlo con la guizzante coda la pestò con forza. Delle scintille andarono a finire sulla superficie marrone, che tremolò e poi scomparve sotto la sabbia. Intanto la situazione non era cambiata, Eleking non riusciva a reagire e subiva incostantemente la fiammata di Velokron e sempre con maggiore velocità stava perdendo le forze. Velokron interruppe il getto di fuoco solo per colpire Eleking con due missili biologici e poi ricominciare con la fiammata, intervallando i due attacchi con un felice ruggito. Eleking stava ormai per perdere del tutto le speranze, quando Velokron sprofondò con un terribile boato sotto la sabbia. Eleking si rialzò a fatica. Le membra gli dolevano terribilmente e quell'accidentale crollo era avvenuto proprio al momento giusto. Ma non era stato un crollo accidentale. Eleking sentì i ruggiti di Velokron e degli altri a lui sconosciuti e anche i rumori generati da un combattimento corpo a corpo. Dopo poco intravide la testa di Velokron. Stava cercando di uscire da quella trappola. Mentre si affannava in quella difficile impresa, cercando di arrampicarsi facendo leva con gli artigli sulla friabile sabbia, azione inutile, andò di nuovo sotto per un attimo e poi volò letteralmente fuori dalla gigantesca buca, schiantandosi contro una duna e "disfandola". Poco distante una gigantesca figura emerse dal terreno e si scrollò di dosso la sabbia. Gomora. Era stato lui a far sprofondare Velokron, a dargliene di santa ragione sfruttando l'effetto sorpresa nella gigantesca fossa e a ad afferrarlo per poi scagliarlo fuori dalla buca. Gomora ruggì e si riposò un attimo. Velokron si alzò, duramente provato dal combattimento, e aprì la bocca per emanare il suo getto di fiamme. Eleking, riposato e ristabilito, fece scattare la coda, avviluppando il collo di Velokron che interruppe il caricamento della fiammata. Il Mostro elettrico emanò una scarica elettrica come prima che tolse le forze a Velokron. Eleking mollò l'avversario, che cadde pesantemente al suolo. Gomora si caricò d'energia e poi rilasciò l'Onda Oscillatoria dal corno nasale. L'attacco colpì in pieno l'inerme Velokron che esplose letteralmente. Gomora ruggì vottorioso ed Eleking gli fece uno strillo di gratitudine. Il Mostro sotterraneo accennò un sorriso e poi scomparve sotto terra. Eleking lo guardò scomparire sotto la sabbia, emise un debole strillo e fu avvolto da una luce gialla e da scariche elettriche, per poi svanire in mezzo ad un debole fulmine, felice di aver trovato un amico.

In arrivo il capitolo 2: "Blu marino"...

Edited by dragosaurus - 18/3/2012, 20:05
 
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view post Posted on 18/3/2012, 20:38     +1   -1
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Bello!LO SAPEVO che il secondo mostro (che ha salvato eleking) era gomora!!!!!!! :asd:
 
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dragosaurus
view post Posted on 18/3/2012, 20:57     +1   -1




Facilmente intuibile in effetti XD
 
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view post Posted on 18/3/2012, 21:00     +1   -1
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anche percè è il tuo preferito XD
 
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dragosaurus
view post Posted on 18/3/2012, 21:11     +1   -1




Ma l'hai capito fin da quando ho scritto della superficie liscia e marrone o quando la superficie liscia e marrone scompare sotto terra?
 
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view post Posted on 18/3/2012, 22:01     +1   -1
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no,dai ruggiti ho capito,quella non l' avevo proprio contata.
 
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view post Posted on 18/3/2012, 23:37     +1   -1
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Come sempre la tua storia è ben descritta ,con colpi di scena eccezionali e combattimenti entusiasmanti!
Sei semplicemente un Mito,Dragosaurus :godzilladance: .
...Però,in un certo senso,anch'io avevo capito che ci sarebbe stato Gomora...Sono sicuro che hai preso la battaglia da quel video su Dalymotion,ma senza l'altro mostro XD !
 
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dragosaurus
view post Posted on 19/3/2012, 13:34     +1   -1




Quale video?
 
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dragosaurus
view post Posted on 19/3/2012, 16:56     +1   -1




2) Blu Marino

Gomora, dopo lo scontro contro Velokron, si diresse verso il Giappone e giunse alle sponde di un immenso lago dalla superficie limpida e cristallina. Con sua sorpresa spuntò da una montagna lì vicino anche Eleking, che lo salutò con un giocoso strillo. Il Mostro elettrico si immerse nel lago e iniziò a nuotare tranquillamente e anche Gomora, guardandolo così calmo, si godette uno di quei pochi e corti momenti di pace che un Kaiju può passare nella sua vita. Eleking notò ad un tratto una creatura gigantesca che si muoveva lentamente verso di lui. Quando il Mostro elettrico cercò di avvicinarsi lo sconosciuto aumentò notevolmente la velocità con un guizzo di coda e si fiondò contro la pancia di Eleking. L'impatto fece volare Eleking fuori dall'acqua, il Mostro elettrico cadde pesantemente a terra sotto lo sguardo attento di Gomora. Il Mostro sotterrano aiutò l'amico ad alzarsi e poi raggiunse la sponda del lago, scrutando nell'acqua con avida curiosità. Dopo pochi secondi una gigantesca figura balzò maestosamente fuori dall'acqua, ruggendo a fauci spalancate. Natsunomeryuy. Il leggendario Dragone atterrò pesantemente e volse lo sguardo a Gomora ed Eleking. Gomora si chinò per caricare il Drago ma questi emanò una fiammata blu ai suoi piedi, costringendolo ad allontanarsi. Eleking sparò un'onda elettrica che colpì in pieno la testa di Natsunomeryu. Il lungo collo del Drago s'inarcò e assorbì efficacemente l'impatto, il Kaiju scrollò la testa infastidito e ruggì, ma non attaccò con sorpresa degli avversari. I due stettero fermi, immobili, per qualche secondo, diffidando. Dopo aver visto che Natsunomeryu non reagiva, Gomora pestò il piede, ruggì e corse a testa bassa contro il Dragone. Come prima, Natsunomeryu emanò una fiammata verso terra che costrinse Gomora a fermarsi. Non sapendo cosa fare il Mostro sotterraneo indietreggiò. Gomora provò a muovere un passo ma prontamente una fiammata del Dragone lo fermò. A quel punto Gomora ed Eleking si allontanarono dal lago stupiti ed irritati. Proprio quando Gomora si stava apprestando a scendere sotto terra sentì dei versi fortissimi, a metà tra la disperazione e la crudele felicità, provenire da un grande prato lì vicino. Seguito da Eleking arrivò sul posto e vide Gudon malmenare Litra, stremata dalla probabilmente considerevole lunghezza del combattimento. Tuttavia Gomora non fece in tempo a muovere un passo per affrontare Eleking che una gigantesca figura piombò su Gudon ruggendo. Era Natsunomeryu. Nell'impatto aveva rovesciato Gudon e ora, essendo sopraelevato rispetto a lui e dunque avvantaggiato, lo stava bruciando con il suo getto di fiamme. Intanto il piccolo uccello si era posato sulla testa del Drago priva di forze. Gudon riuscì a colpire il collo di Natsunomeryu con un tentacolo e ciò fece mancare il fiato al Dragone che interruppe l'attacco. Gudon lo colpì ripetute volte in testa con i tentacoli e con un colpo dei due uniti fece cadere al suolo il Dragone. Questi si rialzò in fretta e nonostante i colpi subiti non sembrava minimamente affaticato. Ruggì e fece scattare in avanti la testa, mordendo con forza un braccio di Gudon. Il Mostro tentacolato urlò di dolore e, dimenandosi, riuscì a liberare il braccio. La forza del morso era però tale che un lembo di pelle venne via e Gudon, accecato dal dolore per la carne straziata, si voltò per scappare ma si trovò davanti Gomora ed Eleking. Gomora, felice perché poteva sfogare la rabbia accumulata durante lo "scontro" con Natsunomeryu, si caricò d'energia e poi emise l'Onda Oscillatoria contro Gudon. Il raggio recise i tentacoli del Mostro ma prima che potesse colpirne il corpo questi si abbassò. L'Onda Oscillatoria colpì il terreno ai piedi di Natsunomeryuy che si sbriciolò. Il Dragone attivò le ali infuocate e volò via appena in tempo, ma Litra scivolò dalla testa di Natsunomeryu. Prima che l'uccello potesse finire nella gigantesca buca e morire seppellito Gomora saltò e riuscì a prenderlo in mano. Natsunomeryu, che pensava che Gomora ed Eleking fossero dei malvagi, si stupì vedendo ciò e tornò indietro, afferrò Gomora con le zampe anteriori e lo trasse in salvo. Poi lo posò sulla terra solida e lo fissò attentamente. Gomora appoggiò a terra Litra, che intanto si era ripresa abbastanza per volare, e l'uccello emise uno strillo di gratitudine, poi volò via e con una serie di versi incomprensibili agli altri Kaiju promise che avrebbe ricambiato il favore. Gomora ed Eleking la salutarono con una specie di sorriso e Natsunomeryu si convinse che non erano malvagi o pericolosi. Con uno sbuffo di fiamme attirò l'attenzione dei due amici. Emise un debole ruggito di elogio e poi si diresse volando verso il lago, incoraggiando i due a seguirlo. Il gruppetto arrivò alle sponde del lago e sotto gli occhi allibiti di Gomora ed Eleking Natsunomeru iniziò ad emettere una debole luce blu. Quasi fosse un richiamo, il centro iniziò ad emettere anch'esso una luce blu, ma più intensa. Natsunomeryuy si tuffò in acqua e i due lo seguirono, nonostante Eleking dovette convincere Gomora ad andare. Arrivarono alla fonte di quella luce e videro una piccola e sferica gemma blu. Emanava una quantità impressionante di energia e luccicava come mille stelle. Gomora ed Eleking rimasero senza fiato nel vederla. Dopo poco la luce divenne fastidiosa per gli occhi di Gomora e Natsunomeryu ed il trio tornò sulla riva del lago. Qui il Dragone smise di emanare luce e, come in risposta a ciò, il centro del lago tornò normale. Gli occhi di Ntsunomeryu assunsero una sfumatura azzurra e nelle menti di Gomora ed Eleking si formarono delle visioni. Era la telepatia di Natsunomeryu, capace di elevare ogni mente a livello umano. I ruggiti del Dragone divennero comprensibili ai due amici che così capirono ciò che era successo: quella era una delle Tre Gemme, la Gemma Blu; le Tre Gemme, se toccate, conferivano un impressionante potere a colui che entrava a contatto con loro e per evitare che quel potere capitasse in mani sbagliate ognuna era sorvegliata da un Custode, in questo caso Natsunomeryu; ogni Custode poteva rendere visibile o invisibile la Gemma a suo piacimento e usare la telepatia, ma ciò costava un notevole dispendio di forze; prima Natsunomeryu aveva attaccato Gomora ed Eleking perché pensava che fossero venuti per la Gemma Blu. Natsunomeryu stava per spiegare anche delle altre due Gemme quando dovette interrompere la telepatia a causa di troppo consumo di energie. Gomora ed Eleking, nel frattempo caduti in una specie di trance, si risvegliarono un po' confusi. Natsunomeryu li salutò con un ruggito e tornò nel lago, mentre i due si allontanavano soddisfatti. Al di sopra dell'atmosfera lui e loro avevano visto tutto... Intanto Gudon, caduto nella gigantesca buca causata dall'Onda Oscillatoria, era sopravvissuto e ora osservava triste ciò che un tempo erano stati i suoi tentacoli ed il suo orgoglio, se esiste un Kaiju che abbia mai pianto è stato lui...

Edited by dragosaurus - 19/3/2012, 17:13
 
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view post Posted on 19/3/2012, 16:59     +1   -1
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dragosaurus
view post Posted on 19/3/2012, 17:01     +1   -1




No, Velokron è semplicemente il primo che mi è capitato XD
 
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view post Posted on 19/3/2012, 17:11     +1   -1
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Capito :asd: !
COmuqnue,ho finito or di leggere il secondo capitolo.
E' semplicemente fantastico ,non ci sono abbastanza parole per descrivere la tua bravura.
CIoè,è come se fosse una favola ! :mothra:
...Mi hai fatto sentire in pena per Gudon che,nonostante la sua cattiveria,lui è rimasto ferito anche nell'orgoglio,poveretto.
Davvero Bravo,non vedo l'ora di leggere il rpossimo capitolo ;)
 
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dragosaurus
view post Posted on 19/3/2012, 17:14     +1   -1




CITAZIONE
...Mi hai fatto sentire in pena per Gudon che,nonostante la sua cattiveria,lui è rimasto ferito anche nell'orgoglio,poveretto.

Infatti era il mio obiettivo.
 
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view post Posted on 19/3/2012, 17:56     +1   -1
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CITAZIONE (dragosaurus @ 19/3/2012, 17:14) 
CITAZIONE
...Mi hai fatto sentire in pena per Gudon che,nonostante la sua cattiveria,lui è rimasto ferito anche nell'orgoglio,poveretto.

Infatti era il mio obiettivo.

E ci sei riuscito bene :B): !
In effetti i kaiju non sono cattivi per scelta,ma per natura.Loro esprimono un'Emozione : la rabbia verso l'uomo che usò la bomba atomica.
 
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dragosaurus
view post Posted on 19/3/2012, 18:00     +1   -1




Aspè, non gli Ultraman Kaiju (credo).

Voglio vedere se riesco a scrivere un altro capitolo ora...
 
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