Gibilterra: L'ultima linea

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TheKaiju
view post Posted on 25/10/2015, 20:28     +1   -1




Francis osservava lo stretto. Quella locazione geografica particolare che divideva l’oceano dal mare e l’Europa dall’Africa era l’ultima linea di difesa all’ultimo tratto acquatico ancora sicuro al mondo. Pareva un porto sicuro in quella sera limpida e calda.
In due anni il mondo si era chiuso nell’entroterra dei continenti e delle isole. Le città sulla costa erano divenute città fantasma riconvertite in forti. I conflitti tra umani erano finalmente cessati ma al prezzo di una nuova guerra contro i mostri.
“Francis!” Una voce amichevole e gioiosa lo chiamava. Una donna di trent’anni alta e snella dai capelli marroni e gli occhi azzurri.
“Francesca? Che ci fai qui?” Chiese sorpreso Francis nel vedere la sua futura sposa in quel forte che si rivelava baluardo dell’umanità.
“Volevo vedere il mio soldato preferito ancora una volta prima di sposarmi.” Disse lei gioiosa.
“Come hai fatto a…”
“E’ stato il sergente De Gasperi, ha detto che il tuo turno di vedetta era quasi finito”
“Davvero?” Chiese ancor più sorpreso Francis, Francesca annuì.
“Ok, allora vai che ti raggiungo”
Francesca si mosse con passo cadenzato verso l’entrata del forte.
Francis fissò nuovamente il mare e notò qualcosa all’orizzonte. Si avvicinò al bordo della struttura in cemento armato e prese il binocolo. All’orizzonte un’onda gigantesca si muoveva. Una pinna simile a quello di uno squalo accompagnata da una trentina di tentacoli, una figura difficile da non identificare. Il famigerato leviatano si avvicinava alla costa a velocità sostenuta.
“Attenzione! Leviatano! Leviatano!” Urlò con tutta la sua aria Francis correndo verso l’allarme.
Le sirene cominciarono a suonare e i soldati in allerta giunsero alle postazioni di corsa. Vestiti, in mutande, in canottiere e in uniforme. “Perché gli elicotteri non hanno già avvisato la base? Perché?” si chiese perplesso Francis, ma non vi era tempo da perdere.
Francis prese a correre verso una struttura e prese posto alla sua postazione nell’utilizzo di un cannone gauss da centoventicinque millimetri.
Da quelle che parevano mura piene di pali affilati in acciaio comparirono centinaia di bocche da fuoco e lanciamissili.
“Al mio segnale fate fuoco!” Urlò un comandante che con la camicia sbottonata coordinava l’artiglieria.
Francesca! Era già fuori? L’avevano allontanata? I dubbi assaltarono la mente di Francis.
“Luis!” Urlò Francis al suo camerata cannoniere
“Che c’è?” rispose il camerata scocciato
“Francesca è al sicuro?” Chiese preoccupato
“Immagino l’abbiano portata al sicuro assieme a tutto il personale civile. Ora vedi di sparare dritto negli occhi al mostro così puoi tornare da lei, ok?”
“Si, hai ragione!”
La figura era sempre più vicina e ora aveva smesso di nuotare. Pareva che avesse cominciato a camminare sul fondale. La testa si rivelava. Otto occhi iniettati di sangue ed una sola enorme bocca circolare munita di centinaia di immensi canini grandi quanto piccole utilitarie.
“FUOCO!!!” Urlò con tutta la sua voce il comandante che si tenne le orecchie.
La barriera fece fuoco. Le fiamme delle bocche da fuoco e il fumo dei lanciamissili occuparono l’aria serale distruggendo quell’apparente tranquillità. La puzza della polvere da sparo copriva l’odore dell’aria di mare e il suono delle esplosioni sostituì quello del vento.
La figura all’orizzonte cadde sotto le esplosioni con nubi di sangue e pezzi di carne che volavano ovunque. Creando un’onda anomala alta dieci metri.
Dopo alcuni minuti il fuoco cessò. Fosse perché le armi erano da ricaricare o fosse perché la bestia doveva essere morta oramai. Passò un altro minuto durante il quale tutti rimasero in attesa. Chi di un segno di vita da parte della bestia e chi di un “riprendete il fuoco” da parte del comandante.
L’inaspettata morte della bestia fece scoppiare urla di gioia. Mai una di quelle creature era stata abbattuta e finalmente una cadeva sotto i colpi dell’umanità. Ma la gioia non durò per molto.
La creatura si rialzò e riprese a marciare verso le fortificazioni. I segni, ancora inceneriti, delle esplosioni venivano sostituiti e ricoperti da nuova pelle.
“FATE FUOCO, FUOCO!” urlò nuovamente il comandante. La linea difensiva riprese a sparare ma questa volta la creatura non veniva più ferita e i proiettili rimbalzavano. La bestia contrattaccò staccando pezzi di fondale e lanciandoli contro il forte.
Uno dei detriti era diretto proprio contro la fortificazione di Francis il quale prese a correre assieme a Luis.
Il detrito giunse poco dopo schiacciando e facendo saltare immensi pezzi di cemento armato.
Francis correva assieme a venti altri soldati, dietro di lui polvere e crepe nella struttura che la facevano crollare bombardando gli sfortunati con detriti di rimbalzo uno dei quali colpì in testa Francis.
Il buio circondò il soldato mentre i suoni si facevano deboli e distanti.
“FRANCIS! FRANCIS!” urlava qualcuno disperato “Lo dobbiamo portare via!” piangeva.
“Ci sarà solo d’intralcio!”
“No Luis, lui viene con noi!”
“Ma non c’è tempo Francesca!”
“Non mi muovo senza di lui!”
“Ok, ma se muore lo lasciamo qui”.
Tutto tornò nuovamente buio.
Occhi. Immensi e gialli nel buio, come fari, fissavano Francis immobile. Non poteva muoversi! Voleva fuggire ma le gambe non funzionavano e voleva urlare ma le sue corde vocali non funzionavano.
Si alzò madido di sudore e con la testa pulsante ansimando. Tutto intorno a lui una stanza vuota con le pareti piene di crepe e con un buco che dava sull’esterno. I suoni di esplosioni lontane e urla accompagnavano quelle di voci che lo chiamavano, vicino al muro Luis guardava fuori armato di una carabina semi-automatica.
“Francis!” si girò. Dietro a lui Francesca piangeva di gioia e lo abbracciava.
“Cosa è successo?” chiese confuso Francis.
“Un detrito ti ha centrato la testa, sei vivo per miracolo!” rispose Francesca
“E il forte?”
“Perso. Quel coso ce l’ha piantato là dove non batte il sole e ora sta risalendo l’entro terra” rispose Luis
“Cosa? Ma solitamente tornano nel mare!”
“E questo invece vuole fare una passeggiata”
Francis si alzò dolorante e si avvicinò alla fessura. All’orizzonte una figura alta centinaia di metri avanzava accompagnato da esplosioni e spari.
“A quanto pare non solo noi ci adattiamo”
“Che intendi dire, Luis?” chiese Francis.
“Intendo dire che la natura va avanti. Per millenni abbiamo modellato la natura con le nostre preferenze eliminando la catena alimentare prestabilita e dandone una tutta nostra eppure la natura va avanti e ogni volta che la catena alimentare trova un nuovo predatore Alpha un essere si prepara a prenderne il posto. Il nostro periodo come cima del triangolo è terminato, è ora di lasciare il posto a una nuova razza e accogliere il nostro ruolo di sopravvissuti”.

Edited by TheKaiju - 26/10/2015, 14:34
 
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Godzill@theking
view post Posted on 25/10/2015, 21:11     +1   -1




Oh...mio...Dio.Veramente molto molto bella.Sono impaziente per la seconda parte

Inviato tramite ForumFree Mobile

 
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TheKaiju
view post Posted on 25/10/2015, 21:24     +1   -1




In realtà era a colpo singolo
 
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Godzill@theking
view post Posted on 27/10/2015, 21:34     +1   -1




Ah...ho failato di brutto
 
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TheKaiju
view post Posted on 27/10/2015, 23:59     +1   +1   -1




No problem, forse riesco a tirarci fuori qualcosa, ma temo che Francis, Luis e Francesca non saranno i personaggi principali
 
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4 replies since 25/10/2015, 20:28   40 views
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