La Squadra.

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view post Posted on 23/3/2016, 16:19     +1   -1
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Wendigo best cryptid

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Ore 19:42, 19 ottobre 2025.
Nel bel mezzo di un bosco, silenzioso e tranquillo, delle entità, non appartenenti a quel posto, iniziarono a vagare furtivamente tra gli alberi.
Era un gruppo di umani, sei, per essere precisi. Queste persone erano evidentemente arrivati li per una guerra, visto che erano ricoperti di placche d'armatura biancastre e armate di fucili.
Due del gruppo si stesero a terra, dietro il tronco di un albero caduto. La prima era una ragazza, e indirizzò lo sguardo verso gli altri del gruppo. Quindi alzo un braccio, alzando a sua volta indice e medio, e indicandogli di andare alla sua destra in un movimento circolare. Il gruppo fece come lei aveva richiesto, e andarono alla sua destra e continuarono ad avanzare, scomparendo in mezzo agli alberi.
La ragazza quindi indirizzò lo sguardo verso la persona che era accanto a lei. Un ragazzo, più grande di lei.
Da sotto il casco della ragazza si sentirono delle parole.
???:Sei pronto?
Il ragazzo guardò oltre il tronco, ed esclamò,
???1:Si signora.
La ragazza guardò oltre il tronco. A centinaia di centinaia di metri c'era quel che sembrava essere una base militare, da cui proveniva una forte luce arancione.
Quindi la ragazza esclamò a tutta la squadra tramite la radio incorporata nel casco,
???:Siate prudenti e silenziosi. Voglio ricordarvi il nostro obbiettivo.
Il gruppo correva silenziosamente nel buio del bosco, ascoltando le parole della ragazza e dirigendosi velocemente verso la base estranea.
???:Il nemico è in possesso della scatola nera contenente le coordinate della nostra base. La scatola nera è costituita di una lega con il 2,5% di titanio, quindi abbiamo un po di tempo per riprendere ciò che è nostro. Se impieghiamo pure un secondo in più, molto probabilmente apriranno la scatola nera e riusciranno a scoprire le coordinate. E se succede, siamo fottuti. Vediamo di non fallire.
Il gruppo arrivò al limite del bosco, davanti alla base ostile.
Essa era costituita da tre palazzi, e protetta da diverse torrette automatiche, che funzionavano a calore. Proprio quando stavano per rilevare il gruppo, le loro armature iniziarono a rilasciare vapore, e un alone di temperatura bassa li ricoprì, non facendoli scoprire dalle macchine. Quindi due ragazzi del gruppo tirarono fuori quel che sembravano C4.
???2:ricopriamoli di oscurità.
Quindi i due corsero, senza farsi beccare dalle luci emesse dalla base e dalle torrette, fino al muro della base, proprio dove passavano fili della corrente. I due attaccarono le bombe accanto ai fili, e dopo essersi allontanati, fecero detonare quelle che si scoprirono essere EMP.
La base nemica venne ricoperta da un lenzuolo di buio e di silenzio.
???1:Andiamo.
Esclamò il ragazzo alla compagna in armi, quindi le armature della squadra divennero da un bianco pulito a un nero totale, per potersi cammuffare meglio. Quindi saltarono oltre il tronco e iniziarono a correre, per un attimo all'improvviso vennero ricoperti da una aura blu che scomparve, e iniziarono a correre molto più velocemente del normale. Quindi arrivarono al muro della base e lo scavalcarono come se era alto solo mezzo metro.
Dietro di loro saltarono gli altri membri del gruppo.
???1:Facciamo silenzio. Speriamo che non ci abbiano sentito.
???:separiamoci in tre gruppi. Voi due ispezionate il palazzo di destra, voi altri quello in mezzo. Io e lui quello di sinistra. Uccidete ogni entità nemica che trovate.
Disse, indicando prima due del gruppo, poi gli altri due e infine lei e il ragazzo accanto a lei. Quindi si separarono e iniziarono a vagare nei palazzi della base. Immediatamente il duo che era andato nel palazzo di destra avvistarono due soldati nemici vagare nel buio confusi. La ragazza del duo puntò, col suo fucile silenziato, la nuca di uno dei soldati.
???3:Nemici avvisati, due. Ne ho uno puntato col fucile. Fuoco.
Un proiettile partì dalla canna silenziata del fucile, e attraversò la nuca, il cervelletto e il resto della testa del soldato come se fosse un coltello che taglia del burro.
Il corpo del soldato morto cadde a terra come una bambola di pezza, e una chiazza di sangue iniziò a diffondersi a terra. L'altro soldato non poté reagire, perché vene bloccato delle mani dell'altra persona del duo. Quindi gli disse
???2:Dicci dove è la scatola nera o ti spezzo il collo come un pezzo di polistirolo.
Il soldato impaurito esclamò,
S:È-è in questo palazzo! Ti prego, lasciami andare!
???2:Bravo ragazzo.
Quindi il ragazzo fece svenire il soldato con una presa di sottomissione al collo, e lo buttò a terra.
???2:Sappiamo la locazione della scatola nera. È in questo palazzo.
???:Ricevuto, arriviamo.
Il resto del gruppo arrivò velocemente da loro e si inoltrarono nel palazzo. E, come detto dal soldato, trovarono la scatola nera, ricoperta da torce saldatrici automatiche, oramai spente.
???3:È stato un pezzo di torta.
Appena lei lo disse, diverse luci comparirono accanto alla torcia. Luci provenienti da dei fucili dei soldati nemici.
???:forse era meglio se non parlavi.
S1:FUOCO!
I soldati iniziarono a sparare contro il gruppo che iniziarono a essere colpiti.
???:MODALITÀ SCUDO, ORA!
Le armature della squadra si illuminarono di verde, e dei scudi blu si crearono attorno a loro, deviando i proiettili nemici.
???1:Ho una idea, resistete!
Disse il ragazzo, scattando fuori dal palazzo, senza farsi colpire.
Un soldato nemico, ricoperto da una armatura pesante e con in mano un lanciarazzi comparve.
???:ATTENTI!
Un razzo partì dal soldato, distruggendo gli scudi e facendoli volare il gruppo stordito dal razzo dal terreno.
S:Facciamoli fuori!
Proprio quando stava per sparare, un razzo distrusse il soffitto del palazzo. Sopra il palazzo si presentò un aereo VTOL, pilotato dal ragazzo.
???:cucusettete.
Centinaia di proiettili iniziarono a fuoriuscire dall'aereo e in pochi secondi i soldati nemici vennero uccisi, tranne il soldato nella armatura pesante.
???:Veloci!
Uno del gruppo prese la scatola nera, quindi un raggio traente partì dall'aereo e prese i membri della squadra, quindi l'aereo scomparve nel cielo prima che il soldato pesantemente armato potesse attaccare.

20:54, Locazione Sconosciuta.
L'aereo atterrò nell'eliporto della base. I membri della squadra uscirono da esso, il ragazzo per ultimo.
???:Perfetto, bel lavoro ragazzi.
Un soldato si avvicinò a lei.
S:signora, il comandante ha assegnato alla vostra squadra delle nuove reclute.
???:Perfetto, mandateli nella sala operativa.
Il soldato andò nella base e fece come lei aveva chiesto. Quindi la squadra andò negli spogliatoi.
La ragazza finalmente si tolse il casco, rivelando i suoi capelli fluenti castani.
???:Finalmente...
Stessa cosa fece un'altra della squadra accanto a lei, rivelando i suoi capelli ricci, lunghi e castani.
???:Finalmente eccome. Oggi tocca a te comprare il caffè per tutti, Rachy.
La ragazza rise leggermente.
R:Lo so vale, lo so. Prima però andiamo a vedere queste nuove reclute.
Quindi le due si tolsero le placche del'armatura. I vestiti di Rachy erano una felpa biancastra e dei jeans, mentre quelli di Vale una maglietta blu scuro, con dei pantaloni neri.
Si avvicinò a loro la terza ragazza del gruppo, già senza armatura, e i capelli raccolti in un codino.
???4:Caffè oggi?
R:si, lo so, ma come ho detto a Valentina, prima andiamo a vedere le reclute, momo.
M:vaaa bene!
Quindi le due ragazze misero le armature in "armadietti" speciali e andarono nella sala operativa. La ragazza quindi stava per uscire, quando notò una presenza. Un ragazzo della squadra, ancora in armatura tranne il casco e il braccio sinistro, immerso nell'azione di fasciare l'avambraccio, apparentemente ferito.
Lei si sedette accanto a lui, passando una mano tra i suoi capelli corti e castani.
R:Stai bene, Pyro?
P:Un pezzo di vetro è finito nel mio braccio, tutto qua, tranquilla.
R:Va bene. Dai, dobbiamo andare a vedere le reclute.
P:Si, si, lo so. Oggi niente caffè per me.
R:Come sempre.
P:Esatto.
Pyro si alzò e uscì dallo spogliatoio, rachy lo seguì e i due arrivarono alla sala operativa.
Davanti a loro c'erano tre ragazxe, una coi capelli medio lunghi marroncini/arancioni, una coi capelli marroni a cipolla e un'altra, con piercing al labbro e i capelli castano chiaro. Accanto a loro c'era anche un ragazzo coi capelli neri medio/lunghi. Essi si misero sugli attenti appena Rachy comparve.
R:Riposo, riposo.
I soldati della squadra si misero accanto a lei, mentre Pyro si sedette su una scatola di metallo accanto a uno dei megaschermi della sala.
R:Prima di tutto voglio presentarvi i miei compagni. Valentina, la nostra marskman.
V:Salve..
R:Matteo, la nostra unità pesante.
M:Buonasera.
R:Momo, la nostra unità medica.
Mm:Ciao c:
R:Simone, il nostro Scout.
S:Mh-Hm.
R:Fabio, o come preferisce farsi chiamare, Pyro, il nostro pilota..
Pyro fece solo un cenno con la testa, perché non gli andava di parlare a causa del braccio dolorante.
R:E infine me. Rachele, il...il capo della squadra.
Quindi le reclute indirizzarono lo sguardo verso di lei.
R:Benvenuti nella squadra.


Dopo qualche giorno, la calma era tornata nella base dopo quella missione frenetica, e le reclute si erano presentate agli altri.
La prima si chiamava Sara, una ragazza più giovane rispetto a tutti, molto vivace ma anche inesperta. La seconda si chiama Helena, una ragazza con un corpo molto valido per il combattimento, di cui l'unico difetto era l'uso di Marijuana. La terza si chiamava Ginevra, detta "Ginny", una normale ragazza che prima di arruolarsi faceva la modella. Infine Gianluca, o come preferisce farsi chiamare, "Gian", o "Canno". Un ragazzo che era fuggito di casa a causa dei genitori abusivi e ora arruolato per poter avere un tetto sopra la /sua testa.
L'intera squadra era nella palestra, insieme alle relcute, allenandoli con i pesi, corse ad ostacoli e con un tappetino per insegnargli le arti marziali e le prese di sottomissione.
Almeno, era quasi tutta. Puro sembrava mancare, e dopo una decina di minuti, la capo-squadra, Rachele, notò la mancanza del pilota del team. Uscì dalla palestra senza dire nulla agli altri, e iniziò a cercare l'amico. Non ci volle molto tempo per trovarlo, si trovava nella sala operativa, totalmente buia, seduto su una sedia e con un tablet tra le mani.
R:Che stai facendo?
Disse la ragazza dalla porta della sala.
P:Sto guardando un video.
R:Cioè?
Disse lei curiosa mentre si avvicinava a lui.
P:Il motivo sul perché abbiamo reclutato quei quattro.
La faccia della ragazza si incupò velocemente
R:..
P:Ne abbiamo reclutati quattro quando dovevamo reclutarne tre per colmare quel posto.
R:...lo so.
Il ragazzo girò il tablet verso la caposquadra, mostrandole un profilo di un agente.
Nome Operativo: Bilal "Khan" Khalid.
P:Il nostro vecchio capo squadra. Ci ha guidato in questa guerra dall'inizio.
Nel frattempo che parlava, Sara, la recluta più giovane, si mise sull'uscio della porta, ad ascoltare i due.
P:Comparsi come una nuvola. Queste persone, con queste tecnologie più avanzate. C'è chi teorizza che siano Atlantidei, sai?
R:..si.
P:Ci ha guidato per tutto quel tempo contro il nemico...poi...è accaduto. Me lo ricordo come se fosse ieri.
Il pilota fece partire un video sopra il tablet.
Risaleva al 15 Giugno 2025. Esso era un video trasmesso dalle telecamere dei caschi delle armature della squadra. Erano tutti loro, Rachele, Bilal, Pyro, Matteo, Simone, Momo e Valentina, tutti apparentemente stanchi ma ancora pronti a combattere, e davanti a loro ci stavano due persone. Una ragazza con dei lunghi capelli neri con un riflesso di verde in unas armatura grigisstra con una grande lancia, e un uomo senza capelli, con una armatura sempre grigiastra, che faceva poco per nascondere la sua imponenza muscolare.
Rachele si mise in prima linea, e dietro di lei ci stavano Pyro e gli altri. Stranamente, Bilal, seppur il loro capo, non si mise in prima linea, ma tirò fuori una mazza di un metallo speciale per combattere.
R:Arrendetevi. Siete due contro sette. Non avete speranza.
La ragazza dai capelli neri rise malvagiamente.
???:Pensi davvero che noi siamo cosi impreparati? Vedi, il nostro capo ha preparato un piano A, una armata per uccidervi, e evidentemente non ha funzionato. Ma ora..è tempo di attivare il piano B, ragazza. C'è sempre, il piano B.
Il suono di un oggetto di metallo che colpisce la carne riecheggiò nell'aria.
Rachele cadde improvvisamente a terra.
La visuale, che era dal casco di Puro, si girò verso la fonte.
Bilal.
Il team lo guardò incredulo, non riuscivano a credere cosa aveva fatto. Quando realizzarono la minaccia che era diventato, era oramai troppo tardi. Dall'armatura di Bilal partirono dei proiettili a forma di aghi, che colpirono a una velocità impressionante i soldati. Essi caddero a terra, stringendo i denti nel sentire gli aghi conficcarsi in profondità nella loro carne.
Pyro cadde a terra, e il suo casco si sfilò di dosso, riprendendo la scena di Valentina, che cercava di prendere il suo fucile da terra, ma la sua mano venne schiacciata dal piede del suo ex-capo. La ragazza lanciò un grido di dolore, quindi Bilal la rialzò tirandola dai capelli, e la colpì con la mazza sul petto, spaccando l'armatura e il suo sterno. La ragazza svenne, ma prima che lui potesse far altro, Pyro scaricò quasi tutto il caricatore della sua pistola sopra la schiena del ragazzo. Lui si girò molto lentamente, e gli parlò.
B:Rifallo. Avanti. Rifallo. Ti sfido.
Ci fu qualche secondo di tensione.
La telecamera fu coperta dalla luce del proiettile appena sparato. Essa non colpì bilal, ma lo scalfì sulla guancia destra creando un brutto taglio. Il ragazzo quindi, dopo qualche secondo, lui si avvicinò al pilota, e iniziò a colpirlo con la mazza sulla schiena. La telecamera continuava a riprendere mentre il ragazzo urlava di dolore a ogni colpo, questo fino a quando bilal lo alzò e gli tirò un colpo sulla pancia e poi sulla mascella, facendolo di nuovo cadere a terra. Pyro sputò del sangue proprio sul casco, macchiando di rosso la telecamera. Quindi bilal gli strappò un pezzo d'armatura dalla schiena e gliela mise sotto il viso. Il ragazzo non riusci a reagire, quando dopo pochi secondi l'amico gli saltò con un piede sulla testa, schiacciandogliela sul pezzo metallico dell'armatura,fratturandogli il naso e facendolo svenire. L'ultima cosa che si poté vedere era la ragazza e l'uomo avvicinarsi a bilal ridendo, prima che Rachele gli prese il tablet di mano e lo ruppe, schiacciandolo a terra.
R:...
P:..scusami. Lo so che ti fa male vederlo.
La ragazza iniziò a respirare velocemente, e il ragazzo la abbracciò.
P:Dai, calmati...
Lui fece passare una mano tra i capelli della ragazza, e lei, lentamente, si calmò.
R:..cancella...quel video...
P:..farò come tu vuoi.
La ragazza si staccò da lui, e proprio in quel momento partì un allarme. Lo schermo gigante della sala si accese, e mostrò la città di Parigi venir attaccata. I due corsero dagli altri nella palestra, senza notare Sara, che si era nascosta.
R:Muoversi, muoversi! Dobbiamo andare a Parigi!
H:Ma signora, noi non siamo pront-
R:IMPARERETE SUL CAMPO! ORA MUOVETEVI!
Quindi il team si vestì e salì sul VTOL guidato da Pyro, e si diressero verso Parigi.

La neve cadeva silenziosamente sopra gli alberi, fino al terreno di quella foresta, rendendo tutto di un colore bianco. La neve aveva già raggiunto quasi 15 centimetri di altezza.
Una entità camminava nella neve, senza fare nessun rumore. Era un Lupo, di colore grigio bianco. Le sue impronte erano molto evidenti e profonde. L'animale era in evidente cerca di cibo, guardando sempre da destra a sinistra. Velocemente, comparve accanto a lui un altro Lupo, e dopo quello un'altro, e quindi ancora un altro, fino a quando non arrivarono al numero di sei lupi. Era un branco.
Dai loro sguardi si vedeva che si fidavano ciecamente di l'un l'altro. Essi continuarono a camminare, quando davanti a loro il loro predatore apparve.
Un Orso.
Esso ruggì con forza contro i lupi, che subito indietreggiarono. Ma dopo poco, uno di essi si fece avanti ringhiando contro l'orso. Esso rispose alzandosi e ruggendo per intimorirlo. Tuttavia ciò mise più coraggio nel Lupo, e vedendo il coraggio del compagno, si unì nel ruggito di battaglia. L'Orso guardò stupito, e scese di nuovo a quattro zampe, e in quel momento un altro lupo si unì al ruggito, e quindi un altro, e un altro, fino a quando tutti i lupi ruggivano contro l'orso. Esso indietreggiò, difensivo.
L'Orso, seppur grande e forte, non aveva mai considerato la potenza più importante: Quella di un Branco.
I lupi si lanciarono contro l'Orso attaccandolo, e anche se l'Orso feriva i lupi più che poteva, loro alla fine riuscirono a ferire abbastanza l'orso, per ucciderlo. Esso si accasciò, senza vita, a terra, e mentre due dei lupi azzannarono nelle carni dell'orso per cibarsi, uno dei lupi salì sulla carcassa, ululando insieme agli altri, in simbolo di vittoria.


Lo schermo del tablet divenne nero, riflettendo i visi di Ginny, Helena, Sara e Gianluca.
H:Quindi cosa dovrebbe insegnarci questo video?
S:Non ci vuole tanto a capirlo.
Disse Simone, guardandosi le mani
S:Devi capire che noi per funzionare dobbiamo essere come quel branco di lupi. Dobbiamo fidarci di ogni uno in essa, e dobbiamo..anzi, dovete, capire che in un branco ogni membro è importante, tutti allo stesso modo...siamo chiari, Reclute?
Essi non risposero, ma accennarono un si con la testa.Dopo qualche secondo di silenzio, però, Sarà parlò.
Sr:So che è una domanda strana..ma cosa stiamo combattendo esattamente?
Tutti, immediatamente, la guardarono con uno sguardo stranito, chiedendosi come diavolo lei non facesse a sapere.
S:Sei seria?
Sr:Si, signore.
S:..Sono apparsi da un anno e mezzo. Persone..o quel che sembrano persone. Qualunque cosa siano, hanno una tecnologia molto avanzata, avanti di decenni se non secoli della nostra. Dicono che vengano dallo spazio, altri dicono che sono atlantidei, altri dicono che addirittura provengono da un altro tempo...ma da qualunque posto loro vengano, la prima cosa che hanno fatto è stato attaccarci. Invaderci.
Il tablet a quelle parole si accese, mostrando immagini di repertorio di una delle tante invasioni degli esseri.
S:New York. Boston. Washington. Tutte andate in nemmeno un giorno. Tutto ad est dei Laghi è stato conquistato in meno di 24 ore. La nuova capitale dell'USA è Los Angeles, come ben sapete..spero.
Disse esclamando l'ultima parola guardando Sara.
S:Poi hanno invaso il mediterraneo..il nord Africa si è arreso in due giorni..L'Italia..dopo una settimana era ridotta a cenere..era il nostro paese natale. Fortunatamente, si sono fermati appena arrivati nel nord Italia, e sono scomparsi, nel nulla. A quanto pare però ora hanno deciso di attaccare la Francia, interessante...Pyro, quanto manca?
A quelle parole l'aereo si fermò.
P:Ci siamo. Scendete.
Le reclute rimasero a guardare i membri della squadra sistemare i loro caschi, quando Rachele uscì dalla cabina di pitolaggio. Tutti saltarono in piedi e si misero sugli attenti, pronti ad ascoltare gli ordini. Lei li osservò, uno a uno, quindi parlò.
R:sono presenti 12.000 forze nemiche in città. Hanno presidiato le zone principali della città, e le forze nemiche sono concentrate vicino alla Torre Eiffel. Abbiamo pure avvistato..lui.
Sara stava per chiedere chi era quel "lui", quando si ricordò di quel video che Rachele e Pyro avevano visto qualche ora fa, e capì subito a chi si stava riferendo.
R:Abbiamo pure avvistato le altre due persone al comando.
Nella mano di Rachele comparve un ologramma di una donna dai capelli neri, con occhi verdi lucenti e una armatura grigiastra.
R:Viene chiamata "Raven" dai suoi soldati. Sembra essere la seconda in comando. Voglio che voi reclute state lontani da lei, chiaro?
Quindi l'ologramma cambiò a quello di un uomo molto alto e muscoloso, vestito in una armatura simile.
R:Questo individuo per ora non ha nome, ma è altamente pericoloso. Autorizzo solo Matteo a combatterlo, siamo chiari?
Tutti:Signor si, signora!
P:Dolcezza non vorrei darti fretta ma più rimango fermo più aumenta la possibilità di essere colpiti, schiantare, e sai, come dire, morire. Muovetevi.
Rachele guardò la cabina con uno sguardo innervosito ma con un certo rossore sul viso.
R:Non mettermi fretta, Pilota.
P:Bla bla bla.
R:Bene signori. Matteo andrà nella zona della cattedrale di notre dame, insieme ai cadetti. Proteggili a tutti i costi. Simone, Momo e Valentina andranno insieme alle altre squadre contro il principale agglomerato di nemici. Io andrò a Eiffel, Pyro mi raggiungerà con il VTOL. Perfetto. Andiamo.
Lo sportellone posteriore dell'aereo si aprì, quindi Rachele si lanciò, seguita da Simone, Momo, e Valentina. Matteo aspettava, mentre le reclute si decidevano su chi doveva lanciarsi per primo.
H:Vai prima tu, Gianluca! Tu sei il maschio qui!
G:E con cio? Sono un umano anche io, sai!
Gi:Muovetevi, diamine! Non abbiamo tutto il tempo del mondo per noi!
G:Vai tu allora!
Gi:Erm..ma..
Sr:Sentite, io direi di-
La sua frase venne interrotta quando Matteo prese i cadetti, agganciando le loro armature con la sua, e quindi si lanciò, sopportando i loro urli spaventati. Velocemente si avvicinarono agli altri, ancora in volo, mentre Pyro sfrecciò via verso il centro di Parigi, che risplendeva di esplosioni, colonne di fumo e fiamme.
R:Attivazione propulsori!
Dai piedi e le spalle delle armature di ogni uno uscì fuori un raggio di aria ad altissima pressione, permettondo a loro di sfrecciare nel cielo, e di arrivare, ogni uno, alla posizione stabilità dalla loro comandante.
Simone, Momo e Valentina atterrarono per primi, e subito Valentina tirò fuori il suo fucile, mettendosi stesa a terra e osservando i nemici combattere contro i soldati alleati.

BANG.

Partì il suo primo colpo, che attraversò la testa di uno dei soldati nemici, esso cadde a terra e un sangue arancione uscì dai due buchi prodotti dal proiettile. Subito altri soldati notarono la fonte e spararono contro di lei, ma attorno a lei si creò uno scudo energetico, prodotto da momo. In esso si aprì un buco, e Valentina infilò la canna del fucile dentro, permettendole di sparare ancora, seppur a malapena, contro i nemici. Uno di essi li raggiunse ma due mani si avvolsero attorno alla sua testa, girnadola con forza e spaccandogli il collo. Il corpo cadde a terra, e Simone gli strappò l'armatura del petto di dosso.
S:Vediamo quanto sei resistente.
Quindi corse nel campo di battaglia, proteggendosi dai vari proiettili con quel pezzo di armatura. Un soldato nemico tirò fuori dal nulla una arma biancastra che emanava luce arancione, quindi da essa uscì fuori un raggio laser, e con esso tagliò in due un palazzo, quello in cui Poli si trovava sotto. Fortunatamente lui attivò i propulsori, schivando i detriti a bruciapelo. Quindi tirò fuori una pistola, mise il pezzo d'armatura davanti alla sua faccia, e esclamò
S:Armatura, Modalità Fulmine!
La armatura venne circondata da un alone blu, e rilasciò una forte dose di adrenalina nel corpo, facendo in modo che i muscoli divennero piu efficienti, anche se in cambio l'armatura diventava molto debole, come se fosse di cartapesta. Simone quindi iniziò a correre al quadruplo della sua velocità iniziale, investendo soldato contro soldato con il pezzo d'armatura. Da lontano una macchina totalmente colorata di grigio chiaro e con una torretta sul tetto comparve. Simone rispose più velocemente di quanto il veicolo poteva, lanciando il pezzo di metallo contro il vetro e frantumandolo, quasi decapitando il pilota di esso. Velocemente Simone saltò sopra il veicolo, attaccando una granata alla torretta, quindi saltò via da esso. Il veicolo esplose in mille pezzi.
S:Beh, direi che era molto resistente.

Nel frattempo, Matteo e i cadetti atterrarono a Notre Dame. Loro stavano ancora urlando.

G:AHHHHHHHHHH

Sr:AAAAAAAAHHHHH

Gi:AAAAAAAHHHHHHH

H:AAAAAAHHHHHHHHH

M:ZITTI CAZZO!

Tutti i cadetti zittirono, e caddero dalla presa di Matteo. Lui tirò fuori una grande mitragliatrice pesante.
H:Compensi per qualcosa, eh?
M:Tu non compensi per cervello invece, eh?
Helena ridacchiò, dandogli uno sguardo malizioso. Matteo lo ricambiò leggermente, quindi inizio ad avanzare, sparando a tutti i nemici con la mitragliatrice, lasciando una scia di fuoco, proiettili e corpi a terra, fino a Notre Dame.
M:Ok, state sempre dietro di me, chiaro? Non voglio che ci accada qualcosa di male-
Matteo venne interrotto da un pugno che gli arrivò in faccia, lanciandolo contro un pilastro frantumandolo e facendolo svenire. I cadetti guardarono la fonte del gesto. Era l'imponente uomo di cui Rachele aveva avvisato di non combattere. Lui guardò le reclute, e scattò una grassa risata dalla sua bocca.
???:Ma che bambini adorabili, da quando vi hanno reclutato?
Sara quasi si fece pipì addosso dalla paura, e come una sciocca, esclamò
Sr:Da pochi giorni ti prego siamo giovani non farci male ti prego ti prego!
???:Oh, ma chi vorrebbe farvi del male? Io non sono il tipo che fa queste cose..
Quindi si scrocchiò le nocche.
???:Beh, mento molto, però..hahahaha
I cadetti indietreggiarono, impauriti.
H:Beh..ecco l'Orso.
Nel frattempo, Rachele arrivò davanti alla torre. Velocemente si attaccò ad essa e iniziò a scalarla, arrivando in cima. Quindi si guardò attorno, quando sentì una risata. Quella dannata risata che la ha tormentata da quel fatidico giorno.

La risata di Bilal.

Lui apparve, con quella armatura grigia e arancione, quei occhiali di colore blu scuro, e quel sorrisetto sulla faccia. Rachele si tolse il casco, rivelando un viso ribollente di collera.
B:Cosa ti porta qui, Amor-
R:NON PROVARE A CHIAMARMI COSÌ, SCHIFOSO VERME.
B:E perché no? Ho solo tradito la nostra vecchia squadra e curb-stompato il tuo ragazzo, che male c'è?
R:LUI NON È IL MIO RAGAZZO. LO SAI PERFETTAMENTE.
B:Già, già, e lui soffre, a causa mia, dimmi, il suo bel faccino come sta, dopo che glielo ho spaccato?
Disse mettendosi davanti a lei, e toccandole il mento con le dita. Lei si allontanò, e dopo poco, stranamente, si creò un sorriso sulla sua faccia.
R:Perché non glielo chiedi di persona?
Bilal si girò, e notò il VTOL avvicinarsi. Pyro scese, senza armi e senza casco, ma con uno sguardo deciso.
B:Ma buongiorno! Sembra che sia intrappolato.
P:Bilal ti prego ascoltami.
B:Ti ascolto, sono tutto tuo.
P:Ferma questo inferno. Di a Raven di smetterla con il massacro. Non dobbiamo finirla con le armi.
A questa frase Bilal tirò fuori un fucile, e Rachele gli puntò una pistola contro la testa.
R:Stai fermo, brutto succhiacazzi.
B:Uff..che ragazza ingenua. RAVEN!
La donna dai capelli neri comparve dietro Rachele, bloccandola.
B:Occupatene tu di lei, io voglio lui.
Prima che Pyro potesse fare qualcosa, Raven lanciò giù dalla torre Rachele.
P:RACHY!
Disse lui, affacciandosi.
P:..PROPULSORI!
Rachele attivò i propulsori, e atterrò sana e salva a terra, accanto a Simone, Valentina e Momo, che erano arrivati li.
Mm:Oh, salve!
R:Non ho tempo per i saluti, Mom-
Raven atterrò davanti a lei, e tirò fuori una lunga lancia.
Rv:Avanti ragazza, uccidimi..se ci riesci, ihihihihi.
Rachele quindi tirò fuori un coltello, pronta al combattimento.
R:CON PIACERE.
Nel frattempo la sopra, sulla cima della Torre, Bilal e Puro rimanevano in una situazione di stallo.
P:Ti prego, Bilal. Lascia stare il mondo. Lascia stare lei.
B:Ma stai zitto, idiota! Sei solo un illuso, che pensa che se farà l'eroe verrà notato dalla ragazza carina. Falla finita, non riuscirai mai ad averla.
P:E ALLORA?
Il silenzio cadde per qualche secondo.
P:Si, la amo. Da impazzire. E si, so che molto probabilmente non la conquisterò mai. Ma ciò non distole il punto. Che io la amo. E anche se lei forse non ricambierà mai cio non toglie che io farò tutto quello possibile per farla felice e fare in modo che lei non debba mai più cadere nella ragnatela di ragni come te. Perciò ti prego. Abbassa l'arma. Lei non vorrebbe che del sangue cada da questa torre.
Bilal invece fece il contrario, e caricò un proiettile in canna.
B:Te lo scordi. Solo uno sopravviverà.
P:...ti prego..
Pyro rimase fermo, ma Bilal non retrocesse.
P:...va bene allora.
Alla vista, Pyro alzò le mani al livello del viso, sicuro di poter riuscire a finire la lotta senza nessuna vita persa.
P:...FATTI SOTTO!

Edited by Pyro72 - 19/4/2016, 22:47
 
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